Min.Lavoro: nota IV trimestre 2020 sulle tendenze dell’occupazione

Min.Lavoro: nota IV trimestre 2020 sulle tendenze dell’occupazione

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato, in data 9 marzo 2021, la “Nota trimestrale relativa al IV trimestre 2020, tratta dal Sistema Informativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie Telematiche.

La Nota descrive le attivazioni, le trasformazioni e le cessazioni dei rapporti di lavoro dipendente e parasubordinato.

ATTIVAZIONI

Nel quarto trimestre 2020 si registrano 2 milioni e 314 mila attivazioni, a cui si aggiungono poco più di 211 mila trasformazioni a Tempo Indeterminato, per un totale di 2 milioni e 525 mila attivazioni.

Rispetto al quarto trimestre 2019 il volume di contratti attivati, comprensivi delle trasformazioni, diminuisce di -14,4%, in misura superiore per la componente maschile (-15,2%) rispetto a quella femminile (-13,5%).

Il calo delle attivazioni è da attribuire principalmente al settore dei Servizi (-17,4%) all’interno del quale si registra una forte riduzione in particolare per il comparto Alberghi e ristoranti (-43,1%).

Il calo nel trimestre è riconducibile per oltre metà del suo ammontare (235 mila su 423 mila) alla riduzione avvenuta a dicembre, che mostra una variazione tendenziale negativa pari a -28,4%. Nei mesi di ottobre e novembre la diminuzione risulta -4,4% e -14,7%.

Il complessivo flusso in entrata a Tempo Indeterminato, costituito dalle attivazioni e dalle trasformazioni, risulta pari a 599 mila, in calo di 10 mila contratti (-1,6%). La contrazione delle attivazioni interessa esclusivamente la componente maschile (-3,9% rispetto all’aumento di +1,0% per quella femminile) e risulta più elevata nel Mezzogiorno, in particolare nel mese di ottobre, quando si osserva una variazione pari a -16,7% rispetto a -8,2% registrato per il Nord e -6,9% per il Centro. In generale, la diminuzione delle attivazioni a Tempo Indeterminato si è concentrata esclusivamente nei mesi di ottobre (-24 mila, pari a -10,3%) e novembre (-9 mila, pari a -5,0%). Nel mese di dicembre, si è avuto un recupero con un aumento di attivazioni pari a +12,1% (+23 mila).

Le attivazioni dei contratti a Tempo Determinato decrescono a un tasso superiore rispetto al Tempo Indeterminato (-13,0%), interessando in misura superiore gli uomini (-14,5%, rispetto a -11,3% per le donne) e Nord del Paese (-14,8%). In generale, per il Tempo Determinato, si osserva un calo più marcato nel mese di dicembre, quando risulta una riduzione di 191 mila attivazioni (-39,1%). Nel mese di novembre, infatti, il calo era di -64 mila (-11,0%) e nel mese di ottobre la varizione tendenziale è di segno opposto (+2,2%, pari a +17 mila attivazioni).

Diminuisce per il nono trimestre consecutivo il numero di attivazioni dei contratti di Collaborazione (-5,2%), attestandosi a 94 mila. Infine, le attivazioni dei contratti di Apprendistato, la cui crescita ininterrotta dal 2016 si era già arrestata nei primi tre trimestri del 2020, continuano a decrescere in modo particolarmente significativo anche nel quarto trimestre, quando si assiste a una diminuzione tendenziale pari a -34,5%, la più elevata rispetto alle altre tipologie contrattuali.

I lavoratori interessati da nuove attivazioni sono pari a circa 1 milione e 777 mila, in calo del 9,9% (-195 mila unità) rispetto al quarto trimestre del 2019.

CESSAZIONI

Le cessazioni di contratti di lavoro registrate nel quarto trimestre 2020 sono 2 milioni 940 mila.

Rispetto al quarto trimestre 2019 i rapporti di lavoro cessati decrescono del 15,1% (-522 mila), coinvolgendo in misura maggiore la componente femminile (-15,4%) rispetto a quella maschile (-14,8%).

Il calo delle cessazioni è riconducibile in misura maggiore al settore dei Servizi, con un decremento di 442 mila rapporti, pari a -20,0%, superiore nei maschi (-22,1%) rispetto alle femmine (-18,2%).

Le cessazioni decrescono in misura minore anche nel settore Industriale, sia nelle Costruzioni (-14,3%, pari a -25 mila) che nell’Industria in senso stretto (-14,9%, pari a -40 mila).

Sono pari a 2 milioni e 327 mila i lavoratori coinvolti da cessazioni, in diminuzione del 10,2% (-264 mila) rispetto al quarto trimestre 2019.

Le cessazioni registrano una diminuzione in tutte le tipologie contrattuali. Quelle relative ai contratti a Tempo Indeterminato, sono diminuite del 20,1% (-119 mila unità) rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, mentre i contratti cessati a Tempo Determinato calano del 12,5% (-294 mila rapporti).

Le Cessazioni al Termine del contratto (2 milioni 100 mila), rappresentano la quota maggiore delle cause di cessazione, pari al 71,5%, con una diminuzione tendenziale pari a -13,7%. Significative sono le Cessazioni promosse dal datore di lavoro, in particolare per il contributo fornito dalla componente dei Licenziamenti, dove la riduzione dei rapporti cessati risulta – 44,6%.

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