Il secondo acconto per l’anno 2021 dei contributi alla Gestione separata dell’Inps

Il secondo acconto per l’anno 2021 dei contributi alla Gestione separata dell’Inps

Entro il prossimo 30 novembre i contribuenti iscritti alla Gestione separata dovranno effettuare il versamento della seconda rata dell’acconto per l’anno 2021 dei contributi previdenziali dovuti.

Per quanto riguarda le aliquote da applicare per la determinazione dell’acconto, è necessario fare riferimento alla circolare Inps n. 12/2021.

Anche per il 2021 sono confermate le differenziazioni delle aliquote relativamente ai soggetti non iscritti presso altre forme previdenziali obbligatorie a seconda che siano o meno titolari di partita Iva. Pertanto, le aliquote dovute per la contribuzione alla Gestione separata per l’anno 2021 sono complessi­vamente fissate come segue:

Collaboratori e figure assimilate Aliquota 2021
Soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali è prevista la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL 34,23%
Soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali non è prevista la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL 33,72%
Soggetti titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria 24%
Liberi professionisti Aliquota 2021
Soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie 25,98%
Soggetti titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria 24%

Le predette aliquote devono essere applicate facendo riferimento ai redditi conseguiti fino al raggiungimento del massimale di reddito pari a 103.055 euro.

Per quanto riguarda la modalità di determinazione dell’acconto, utilizzando il metodo storico, l’importo sarà pari all’80% del contributo dovuto calcolato sui redditi prodotti e dichiarati nel modello Redditi 2021, ricavabili:

  • nel quadro RE (reddito da lavoro autonomo derivante dall’esercizio di arti e professioni) al rigo RE25  per la generalità dei lavoratori autonomi;
  • nel quadro RH (reddito di partecipazione in società di persone ed assimilate) al rigo RH17/RH18 col.1;
  • nel quadro LM nel rigo LM6-LM9 col. 3 della sezione I per i soggetti che hanno adottato il regime dell’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità ai sensi dell’articolo 27 D.L. 98/2011,  ovvero al rigo LM34 col. 2 – LM37 col. 2 della sezione II per i contribuenti che hanno adottato il regime forfetario di cui all’articolo 1, commi 54-89, L. 190/2014, sempre che sia stata barrata la casella “autonomo”.

L’acconto deve essere versato in due rate di pari importo entro le scadenze previste per il pagamento delle imposte sui redditi, quindi entro il 30 giugno 2021 o il 30 luglio 2021, con la maggiorazione dello 0,4%, ovvero entro il 15 settembre 2021 (per i soggetti Isa) se si è usufruito della proroga, mentre il secondo acconto deve essere versato in un’unica soluzione entro il 30 novembre 2021.

Resta ferma la possibilità per i contribuenti di determinare l’acconto dovuto con il metodo previsionale nel caso in cui si presuma di conseguire un reddito nel 2021 inferiore a quanto dichiarato nel 2020 e quindi versare un acconto inferiore (o non versare alcun importo) rispetto a quanto sarebbe dovuto utilizzando il metodo storico.

Il versamento del saldo e degli acconti dovuti alla Gestione Separata deve essere effettuato alle scadenze indicate mediante modello F24 con l’utilizzo dei seguenti codici tributo:

  • P10 per i soggetti iscritti anche ad altre forme di previdenza obbligatoria o titolari di pensione;
  • PXX per i soggetti non iscritti ad altre forme di previdenza.

Anche per i liberi professionisti iscritti alla Gestione separata è possibile portare in compensazione l’eventuale importo risultante a credito ed esposto al rigo RR8, colonna 4, del Quadro RR, sezione II, del modello indicando il 2020 come periodo di riferimento in F24, sia con la contribuzione dovuta nella Gestione separata (relativa alla somma da versare come acconto 2021) che con altri tributi.

Esempio

Un contribuente, che esercita attività professionale di consulenza alle imprese, ha aperto la partita Iva il 1° gennaio 2020 ed è iscritto alla gestione separata Inps; ha conseguito nel 2020 un reddito netto pari ad euro  32.727.

Il contribuente, in sede di dichiarazione dei redditi doveva versare:

€ 32.727 x 25,72% = € 8.417,38  a titolo di saldo per l’anno 2020.

Dovrà versare anche gli acconti per il 2021 utilizzando come base di calcolo il reddito conseguito nel 2020 e le aliquote previste per l’anno 2021:

€ 32.727 x 25,98% = € 8.502,47

€ 8.502,47 x 80%= 6.801,98.

Unitamente al saldo doveva essere versato il primo acconto pari ad euro 3.400,99; entro il 30.11.2021  il contribuente dovrà versare il secondo acconto pari ad euro 3.400,99.

Luca Mambrin Vedi tutti gli articoli dell’autore

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