INPS: Osservatorio Pensioni – anni 2019 e 2020

INPS: Osservatorio Pensioni – anni 2019 e 2020

Il monitoraggio riguarda i trattamenti liquidati, fino al 2 gennaio 2021, dalle seguenti gestioni:

  • Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD);
  • coltivatori diretti, mezzadri e coloni;
  • artigiani e commercianti;
  • Gestione Dipendenti Pubblici (GDP);
  • lavoratori parasubordinati;
  • assegni sociali.

I dati subiranno delle variazioni a seguito della futura liquidazione di tutti i trattamenti con decorrenza anteriore al 31 dicembre 2020 dovuta allo smaltimento delle domande ancora in giacenza.

Riguardo i requisiti delle pensioni di vecchiaia, negli anni 2019 e 2020 l’età minima di accesso alla pensione di vecchiaia è di 67 anni, per entrambi i sessi e i settori lavorativi dipendenti privati e autonomi. I requisiti della pensione anticipata sono 41 anni e 10 mesi di anzianità contributiva per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini, indipendentemente dall’età. Si ricorda, tuttavia, che ci sono ulteriori possibilità di uscita anticipata dal lavoro: Quota 100Opzione donna e i canali di uscita per i lavoratori precoci e per gli addetti a mansioni gravose e a lavori usuranti.

Con riferimento al FPLD, nel 2020 si registra un incremento dell’86%, rispetto al 2019, del numero complessivo di liquidazioni di pensioni di vecchiaia. Si osservano incrementi se pur più modesti nelle principali gestioni dei lavoratori autonomi e nella Gestione Dipendenti Pubblici. Ciò è riconducibile all’aumento dei requisiti anagrafici dello scorso anno rispetto al precedente, che invece non sono cambiati nell’anno in corso.

Nella Gestione Dipendenti Pubblici l’andamento delle pensioni di vecchiaia e anticipate risente in modo evidente della dinamica di pensionamento degli insegnanti che hanno una finestra per uscire dal mondo del lavoro, stabilita dall’anno scolastico.

Gli assegni sociali rispecchiano lo stesso andamento delle liquidazioni delle pensioni di vecchiaia delle suddette gestioni previdenziali, per lo stesso motivo di aumento dell’età utile per la liquidazione dell’assegno avvenuto nel 2019.

Dall’analisi degli indicatori statistici si osserva infine che:

  • il peso delle pensioni anticipate su quelle di vecchiaia, che aveva visto un importante aumento nel 2019 rispetto all’anno precedente, sia per l’aumento dell’età legale sia per l’introduzione della Quota 100, ritorna nel 2020 a livelli più bassi arrivando a una quasi parità tra pensioni liquidate di anzianità e di vecchiaia;
  • il rapporto tra le pensioni di invalidità e quelle di vecchiaia nel 2020 si presenta più che dimezzato rispetto a quello del 2019, tale diminuzione è imputabile al numero più elevato delle pensioni di vecchiaia liquidate nel 2020 congiuntamente al numero decrescente che le pensioni di invalidità presentano negli ultimi anni;
  • la percentuale delle pensioni femminili su quelle maschili presenta, rispetto al dato del 2019, un valore superiore di 18 punti, passando da 104 a 122 con incrementi importanti delle pensioni femminili su quelle maschili, soprattutto nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, nella Gestione Dipendenti Pubblici e nella gestione dei commercianti;
  • a livello territoriale il peso percentuale delle pensioni liquidate a residenti nel Nord Italia resta sostanzialmente il medesimo nei due anni considerati, 47% nel 2019 e 49% nel 2020.

Si precisa, infine, che nel presente monitoraggio non sono presenti i trattamenti liquidati in regime di cumulo e di totalizzazione e non sono inoltre inseriti i trattamenti liquidati con importo nullo poiché sospesi.

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